In questa installazione/performance, le proiezioni del corpo e il paesaggio sonoro a 360 gradi creano lo spazio immaginario quadri-dimensionale. Il corpo reale del performer viene installato nello spazio simbolico e crea un oggetto immaginario. La coreografa e performer Howool Baek e il sound artist Matthias Erian cercano un nuovo approccio coreografico e compositivo per creare uno spazio reale, ma sfuggente, concreto e immaginifico. Ispirato al metodo di lavoro del celebre incisore e grafico olandese Maurits Cornelis Escher, il lavoro di Baek ed Erian è orientato alla creazione di uno spazio visivo e sonoro totale e immersivo. Una nuova prospettiva sul corpo, sul suono e sullo spazio attraverso la distorsione, la metamorfosi e la ripetizione.