Lo spettacolo – frutto di un lavoro che miscela e fa dialogare teatro, danza e linguaggio multimediale – ruota intorno al tema dell’eroe attraverso la figura di Jeanne d’Arc. Immagino Jeanne come la storia ce la consegna, santa, guerriera, reduce di guerra, la immagino in cerca pacificazione mentre prega che l’amore di Gesù si mostri di nuovo ai suoi occhi, la immagino nel momento in cui firma l’atto di abiura di cui poco dopo si pentirà, riaffermando le sue convinzioni. E poi la immagino come una donna di oggi, inquieta, contraddittoria, la immagino sdoppiarsi nel prima e nel dopo, la immagino mentre si pente, mentre cerca tracce della ragazza che era. Forse Jeanne confonde la realtà e la trasforma in visione, sperando ancora di essere l’eroina di un tempo, vivendo di quelle illusioni che talvolta ci camminano affianco tenendoci in vita e alimentando il fuoco delle nostre speranze.