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SPAZIO ESPOSITIVO

venerdì 4 novembre 2022
presentazione dell’installazione “La Grande Battaglia” a cura di Ennio Bertrand.
“Siamo ormai in guerra, una di molte, ma questa molto prossima e inquietante. Ho pensato di organizzare una battaglia, una sorta di transazione che solleciti nelle persone gli istinti di violenza nascosti e presenti in ognuno.
Com’è organizzata la performance e la battaglia? Ho costruito dei simulacri di pistole (riedizione di un ironico progetto del ’94) che lanciano elastici analoghe a quelle che tutti i ragazzini si sono costruite con una bacchetta di legno e una pinzetta da bucato.
Su un grande tavolo è steso un panno verde come un prato d’erba, luogo della battaglia. Sul tavolo diviso a meta’ una per ogni belligerante, sono posti decine di figuranti, soldatini, casette e altro per un paesaggio verosimile. I partecipanti alla battaglia, due per esercito, dovranno abbattere a colpi di elastici i soldatini e gli oggetti della parte avversa per ottenere la Vittoria”.

venerdì 9 dicembre 2022
Presentazione del lavoro collettivo “Dal sogno al segno” 1976/2022 a cura di Gabriele Boccacini – Stalker Teatro nell’ambito del progetto “La Cultura dietro l’angolo”.

venerdì 10 marzo 2023
Inaugurazione della mostra di poster “storici” di Amnesty International per raccontare sessant’anni di umanità in azione.
Dalla sua fondazione, nel 1961, persone comuni entrano in azione grazie ad Amnesty International per rendere il mondo un posto migliore. Attraverso venti fra i poster “storici” utilizzati da Amnesty International per promuovere le
proprie campagne, la mostra racconta alcune delle tappe fondamentali che hanno segnato i sessant’anni di attività del movimento. Tra gli autori delle immagini, Pablo Picasso, Juan Miró, Guillermo Mordillo, Steve McCurry, Mauro Biani, Gianluca Costantini.
Amnesty International è stata fondata sull’idea che, insieme, le persone comuni possono cambiare il mondo. Oggi, è un movimento globale per i diritti umani che conta sul potere collettivo di 10 milioni di persone, ognuna delle quali è impegnata nella lotta per la giustizia, l’uguaglianza e la libertà in tutti i luoghi del mondo. Da Londra a Santiago, da Sydney a Kampala, le persone si attivano insieme per chiedere che i diritti di ogni essere umano siano rispettati e protetti.
Il cambiamento non è avvenuto da un giorno all’altro e per ottenerlo sono state necessarie perseveranza e la convinzione che l’umanità abbia il potere di fare la differenza. Il risultato? Il rilascio di decine di migliaia di persone imprigionate per le loro opinioni o per il loro stile di vita; l’eliminazione della pena di morte in decine di paesi; leader, prima intoccabili, chiamati a rispondere delle proprie azioni; leggi che sono state emendate e vite che sono state cambiate.
Dopo sessant’anni, Amnesty International sta ancora lottando per un mondo in cui tutti possano godere dei diritti umani. E non si fermerà fino a quando non avrà raggiunto il proprio obiettivo.
“Quando ho acceso per la prima volta la candela di Amnesty International, avevo in mente l’antico proverbio cinese: ‘Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità’”. Peter Benenson, fondatore di Amnesty International.