Nel corso degli ultimi due anni la giostra dell’attualità ha girato così velocemente che le sicure di alcuni sedili si sono sganciate, e qualcuno è stato scaraventato fuori. 

In una sorta di processo di ribaltamento semantico, la sicurezza è stata posta al centro delle politiche di un Occidente che da un pezzo non è più sicuro e che utilizza il panico per estendere la longa manus del controllo a ogni aspetto della vita umana. Questo accade probabilmente anche a causa della forma mentis di una parte del pensiero scientifico che si è sottomesso alla spendibilità del calcolo e dell’applicazione rendendo un ottimo servizio alla cultura della merce e del capitale. 

Attraverso il gioco della Giostra, che poi è anche il gioco degli amanti in senso cosmogonico, questo lavoro propone una riflessione critica che riguarda l’essere umano nel suo aspetto spirituale prima ancora che materiale. La Giostra, primo giro! si interroga sui temi della coscienza e dei suoi stati prendendo ispirazione dalle geometrie e formule sacre degli Yantra e Mantra indiani.